- Novembre 25, 2024
- Valentina Arci
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ToggleUno dei motivi principali dello stress, che tra i vari disturbi ci affligge maggiormente, è la perdita di contatto con sé stessi, che non consente di concentrarsi sui propri bisogni.
L’ipnosi permette di recuperare una attenzione focalizzata al nostro mondo interiore per implementare l’ascolto delle emozioni e dei desideri di cui siamo inconsapevoli.
L’inconscio è denso di potenzialità che l’individuo non sfrutta a pieno e l’ipnosi permette di avere accesso alle risorse e alle energie positive cui solitamente non attingiamo, servendoci di ciò che ci piace fare, ovvero delle nostre passioni, per operare un cambiamento e migliorare la qualità della vita.
Per esempio, se una persona vuole smettere di fumare e ama passeggiare, potrebbe andare a camminare ogni volta che gli viene voglia di fumare una sigaretta, concentrandosi su altro; in questo caso durante una sessione di ipnosi potrebbe visualizzarsi mentre percorre un sentiero e sentire l’appoggio dei piedi sul terreno, percepire l’aria che accarezza il viso, godere del sole che riscalda il corpo, udire il canto degli uccellini, ascoltare il fruscio del vento tra le foglie degli alberi e, così, associare mentalmente il bisogno di rilassarsi con il fumo a un’altra esperienza positiva di benessere, che lo distolga da quel desiderio.
Infatti, attraverso l’ipnosi possiamo decidere dove orientare la nostra attenzione e, dal momento in cui l’attenzione si concentra su un’azione diversa, ma altrettanto gradevole rispetto a quella che si vuole modificare, l’abitudine precedente può essere sostituita con una più sana.
Durante una seduta ipnotica il paziente immagina di compiere un’azione e ne fa esperienza come se la stesse vivendo in quel momento, con le stesse percezioni che sente quando la esegue realmente.
L’efficacia dell’ipnosi sta nel fatto che una condotta immaginata permette di trasformare in atti concreti ciò che vogliamo realizzare.
Come funziona l’ipnosi?
Il funzionamento dell’ipnosi è semplice: di norma dall’esterno si riceve una quantità enorme di informazioni che permettono di valutare la realtà; in stato ipnotico la concentrazione è rivolta esclusivamente all’interno, dentro di sé, lasciando gli stimoli provenienti dal mondo circostante (tranne la voce e i suggerimenti impartiti dal terapeuta) fuori dalla propria attenzione, che diventa selettiva. È come se l’osservazione della realtà fosse sospesa e limitata a ciò che è più utile guardare: invece di avere una veduta ampia e generalizzata, abbiamo una prospettiva diversa e più dettagliata delle cose che ci interessano.
Se uno ha male ha un braccio e nello stato di coscienza normale la sua attenzione è unicamente incentrata sul dolore, probabilmente questo si accentuerà addirittura; mentre se immagina che il suo braccio sia piacevolmente addormentato e quasi anestetizzato, la sensazione dolorosa potrebbe svanire del tutto, perché in ipnosi esclude la percezione del dolore dalla consapevolezza. Questo è reso possibile grazie all’attenzione selettiva, che nello stato ipnotico consente di mettere a fuoco intenzionalmente solo una parte dell’esperienza, escludendo tutto il resto, e di scegliere ciò che è preferibile per sé.
Inoltre, ciascuno ha un canale sensoriale (vista, udito, olfatto ecc.) più sviluppato di un altro e questo solitamente viene utilizzato per indurre l’ipnosi in modo da ottenere i migliori risultati dal trattamento: un paziente che, per esempio, si serve molto della modalità visiva quando parla, potrà sfruttarla per immaginare quello che sta dicendo mentre conversa con l’ipnotista e riuscirà a “vedere” meglio ciò di cui è inconsapevole, magari servendosi di una metafora.
Per esempio il terapeuta potrebbe chiedere. “Come immagina la sua relazione?” e il paziente potrebbe dare una risposta di questo tipo: “La relazione in cui mi trovo è come una gabbia”.
A questo punto l’ipnotista potrebbe invitarlo ad immaginare di essere un uccello che, se vuole, può volare via e il paziente potrebbe sentirsi libero dalle dinamiche che gli generano malessere, prendendo in considerazione una visione del suo problema mai contemplata prima. Il paziente può assimilare un nuovo apprendimento e comportarsi diversamente con il/la partner, magari smettendo di essere troppo accomodante e comunicando i suoi bisogni per migliorare il suo rapporto affettivo.
In questo modo, rimanendo comunque coscienti e in grado di controllare la propria volontà di fare o non fare ciò che dice l’ipnotista, riusciamo ad essere più aperti alla ricezione di nuove prospettive, che ci possono consentire di gestire situazioni difficili o di modificare un comportamento disfunzionale.
Il modo in cui ciascuno risponde all’ipnosi è assolutamente soggettivo perché ognuno vive l’esperienza ipnotica secondo le proprie aspettative relativamente all’efficacia del trattamento e perché accoglie le parole che l’ipnotista dice e si lascia suggestionare da ciò che queste gli suggeriscono in base al significato personale che gli attribuisce. Perciò, se per esempio, il terapeuta usa un’immagine come quella descritta sopra per offrire al paziente un’idea di libertà e proporre una soluzione al suo disagio, non è detto che tutti la recepiscano allo stesso modo.
L’ipnosi può variare da un’esperienza o “stato di trance” molto lieve ad una più profonda, simile allo stato di vigilanza prima di addormentarsi e cambia in virtù di quanto il soggetto riesce a concentrarsi più o meno intensamente su qualcosa e ad essere assorbito più o meno completamente dalle parole o dai gesti dell’ipnotista, da un’immagine o da uno stimolo sonoro e così via. Tuttavia, durante l’ipnosi si è sempre vigili e non si perde mai il controllo. In ipnosi nessuno farà nulla di diverso o di più di ciò che non farebbe normalmente quando non è in trance e non accetterà di seguire nessun “comando” che non reputa attuabile per sé.
L’ipnosi permette di:
- essere maggiormente aperti ad accettare proposte relative a nuove vedute e a fare nuove esperienze
- amplificare la capacità del paziente di concentrarsi in maniera più efficace e resiliente sulle possibilità di modificare e gestire adeguatamente le situazioni che lo rendono insoddisfatto
- diventare più reattivi e ben disposti a operare cambiamenti
- riuscire più facilmente a tradurre le idee che emergono durante le sedute in azioni concrete.
A cosa serve l’ipnosi?
L’ipnosi è utilizzata per:
- alimentare la collaborazione del paziente affinché la terapia abbia efficacia
- cambiare la prospettiva del paziente riguardo ai suoi problemi e alle sue difficoltà
- mobilitare le risorse utili al raggiungimento dell’obiettivo terapeutico
- promuovere il cambiamento di comportamenti disfunzionali
- permettere al paziente di adottare condotte più appropriate per il suo benessere come per esempio smettere di fumare, seguire una dieta sana, svolgere delle attività fisiche ecc.
- offrire modelli efficaci per la soluzione di problemi cui ricorrere autonomamente in futuro
Questo strumento può essere un valido aiuto anche nel trattamento delle malattie psicosomatiche per:
- imparare a controllare il dolore
- fronteggiare meglio il malessere
- modificare le percezioni corporee e sperimentare sensazioni piacevoli, scoprendo di avere le risorse per rilassarsi e allentare le tensioni
- ottenere una condizione di benessere simile a quando si è assorti nella meditazione, grazie ad un assorbimento ancora più profondo
L’ipnosi può essere utilizzata anche per:
- rievocare ricordi affinché il paziente riviva alcune situazioni irrisolte e non elaborate così da accettarle come passate.
Per esempio, per elaborare un lutto, potrei chiedere al paziente in ipnosi di immaginare di vedere il papà o la mamma defunti come se fossero lì davanti a lui e poi suggerirgli di dire loro ciò che è rimasto inespresso oppure parlare con loro di qualcosa a cui tiene particolarmente o, ancora, di un problema che sente la necessità di risolvere. Il paziente può decidere volontariamente di seguire le istruzioni del terapeuta ed essere favorevole a parlare liberamente con i genitori, anche se sa che è impossibile farlo dato che sono morti, perché sotto ipnosi è più propenso ad esporsi. Egli agirà come se ciò che sta accadendo sia reale e potrà esprimersi come se questi stessero lì in quel momento; fare ciò gli consentirà di vivere l’esperienza con un’intensità maggiore rispetto alle condizioni che sperimenta normalmente in terapia.
Grazie all’uso dell’ipnosi possiamo sviluppare il potere di cambiare il nostro stato d’animo e di incrementare il benessere, diventando abili a raggiungerlo ogni volta che lo desideriamo.