- Dicembre 19, 2024
- Valentina Arci
- Nessun commento
Indice dei contenuti
ToggleChe cos’è la trance
L’ipnosi è una condizione naturale che si verifica in modo spontaneo, anche quotidianamente, in tutte le occasioni in cui concentriamo la nostra attenzione su qualcosa in maniera diversa dal solito, per esempio quando percorriamo lo stesso tragitto in auto per recarci a lavoro e lo facciamo in maniera automatica, senza accorgerci dell’itinerario che abbiamo scelto di fare mentre guidavamo. Una situazione analoga si verifica quando all’improvviso guardate l’orologio e vi sembra che sia trascorso molto più o meno tempo di quello che è effettivamente passato. In questi casi la percezione del tempo è diversa da quella reale e, senza che ve ne rendiate conto, state vivendo un’esperienza ipnotica. Quando si è assorbiti pienamente in uno stato di realtà interna, perdendo di vista ciò che accade all’esterno, si può dire che siamo in stato di trance.
La trance può essere più o meno profonda a seconda di quanto siamo assorti da noi stessi e da quello che ci sta accadendo: quando il paziente in seduta immagina di compiere un’azione, sente un’emozione particolare e visualizza un posto particolare, è in uno stato di rilassamento, la cui intensità determina il grado di profondità della condizione ipnotica.
Sebbene nella concezione tradizionale dell’ipnosi si creda che il soggetto sia passivo e sotto il totale controllo dell’ipnotista, non solo in realtà il soggetto è sempre cosciente e attivo, perché decide su quale obiettivo lavorare concordandolo prima di entrare in trance, ma mantiene il pieno controllo di sé e delle sue reazioni nella misura in cui desidera e non farà mai nulla di più o di diverso da ciò che non farebbe se non lo volesse. L’ipnosi, dunque, non è una manipolazione della mente o della volontà del soggetto, bensì una modalità attraverso la quale il soggetto può eseguire delle azioni che, se gli si chiedesse di eseguire in un altro stato, non farebbe.
Per esempio, una paziente che avrebbe voglia di cantare ma che ha paura di esibirsi davanti al pubblico, per superare la sua ansia potrebbe immaginare di farlo e persino riuscire a cantare sotto ipnosi, mentre se il terapeuta le chiedesse di farlo in seduta davanti ai suoi occhi, la vergogna non le permetterebbe di farsi guardare e ascoltare mentre lo fa. Se invece riesce concretamente a farlo e in ipnosi sperimenta che è possibile superare la paura, poi potrà affrontare la sua prova con sicurezza quando dovrà esibirsi nella vita.
Cos’è l’induzione
Tutte le tecniche di induzione ipnotica agiscono sul corpo attraverso l’immaginazione: un’esperienza vissuta, anche se astrattamente, come reale; perciò, la realtà diventa vera nonostante sia realtà immaginata. Tuttavia, l’immaginazione è forte e più potente della realtà, e questo lo possiamo constatare riferendosi alle profezie negative: se immagino di vivere cose negative le vivrò, se immagino di non essere capace non sarò capace, se immagino di avere relazioni sbagliate ne avrò sbagliate. Quindi immaginare è una modalità attraverso cui impariamo sull’esperienza diretta che facciamo delle cose e l’ipnosi si serve di essa per operare il cambiamento, perché l’immaginazione porta ad agire come se quello che stiamo facendo fosse realtà.
L’ipnosi, infatti, serve a tradurre il nostro pensiero in un comportamento concreto materiale osservabile.
L’effetto straordinario dell’ipnosi è che possiamo avere la certezza del risultato anche quando il cambiamento più generale non è ancora evidente perché, se l’esecuzione del compito durante la seduta ipnotica viene fatta in modo perfetto ed è collegata a tutto ciò che il paziente stesso vi ha associato, abbiamo la dimostrazione concreta che la persona è capace di farlo. Il paziente allora può metterlo in atto, dato che ha potuto osservare il risultato in presenza e ha agito realmente quel comportamento anche senza l’esperienza reale.
L’ipnosi consente di sviluppare capacità che prima non si possedevano perché, grazie all’immaginazione, il soggetto fa esperienza diretta di quella capacità fisicamente e mentalmente, e questo fa sì che in lui si crei un’apertura per la possibilità di fare anche nella realtà ciò che non era riuscito a fare prima di aver sperimentato l’azione in ipnosi.
Facendo concretamente l’esperienza di ciò di cui il paziente vuole diventare capace con la fantasia, riesce a sviluppare quella abilità e a replicarla nella realtà.
Lavorare con l’ipnosi permette di arrivare in profondità attraverso una strada facile e più emotivamente accessibile rispetto ad altri tipi di approcci terapeutici.
Per esempio: quando il paziente ha bisogno di mettere uno stop lo può fare con un movimento delle mani tese in avanti a parare qualcosa in segno di stop come quando si frena, in modo che ogni volta, per esempio, gli venga in mente di fumare, possa associare il gesto all’esperienza corporea fatta in ipnosi e fermarsi.
Gli si può suggerire di immaginare che evitare il fumo è come guidare la macchina, ci deve essere un freno e il freno deve funzionare quando vuole lui. Se la persona fa il gesto a cui ha dato quel preciso significato anche quando non è in ipnosi, può usarlo tutte le volte che vuole come un segnale di stop che gli impedisca di fumare.
Cosa può sperimentare il soggetto durante una seduta ipnotica
- una distorsione temporale, ovvero percepire il tempo che passa come se fosse dilatato o ristretto;
- proiettarsi nel futuro e avere una prospettiva di sé in avanti negli anni;
- regredire al passato ad epoche della sua vita precedenti a quella attuale;
- provare una analgesia di una o più parti del corpo, che può essere molto utile per sentire meno dolore;
- percepire il corpo come se fosse sotto anestesia per via del fatto che in ipnosi si può restare immobili nella stessa posizione per tutta la durata dell’esperienza senza provare fatica;
- muoversi molto senza averne l’impressione, che può essere utile per chi di solito è rallentato nei movimenti e ha poche energie in un dato momento;
- ricordare eventi che non erano stati recuperati in precedenza o evocare accadimenti di cui non aveva memoria;
- avere dei movimenti automatici senza doverli eseguire volontariamente come la levitazione del braccio o delle mani, che può essere utile a testare il grado di facilità con cui il soggetto può entrare in ipnosi e trovare le vie d’accesso più rapide per entrare in autoipnosi;
- imprimere nella memoria sensazioni e idee positive per poterle utilizzare in altri momenti quando sarà necessario far ricorso ad alcune risorse;
- apprendere nuovi comportamenti, grazie al fatto di aver eseguito alcuni compiti che non pensava essere in grado di fare.
Alcuni fenomeni ipnotici normali che potrebbero verificarsi durante l’ipnosi per effetto del rilassamento indotto dalla trance
- modificazione del respiro, che solitamente rallenta
- maggiore o minore deglutizione
- accentuarsi dei movimenti delle palpebre
- abbassamento delle spalle
- movimenti del corpo più lenti
- lieve flessione del capo all’ingiù o all’insù
- ritmo cardiaco e respirazione più regolari
- cambiamento del tono di voce, in genere più calmo e pacato
Effetti dell’ipnosi
Il soggetto può essere assorbito più o meno completamente dagli effetti dell’ipnosi, ma in ogni caso, la sua capacità di reazione sarà più elevata rispetto a uno stato non ipnotico e la sua attenzione sarà rivolta maggiormente ai suoi processi inconsci; perciò, sarà più capace di trovare soluzioni efficaci al suo problema, sarà maggiormente predisposto ad accogliere i suggerimenti del terapeuta e acquisirà informazioni più utili per sé.
Ciò che il paziente apprende in ipnosi è potenziato rispetto a quando riceve le stesse indicazioni in uno stato di non ipnosi e ha molte più possibilità di mettere in pratica efficacemente le nuove modalità di comportamento apprese, di quanto non possa fare se non le ha provate in ipnosi.
Grazie all’ipnosi il paziente può riorganizzare nella sua mente modi di pensare, prospettive, convinzioni e ricordi in un modo più proficuo per il suo cambiamento e applicare i nuovi concetti appresi nella sua vita fuori dalle sedute di terapia.