Psicologa Mindfulness

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Informazioni generali sulla terapia mindfulness

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Quali sono i benefici della mindfulness?

✔Rilassamento muscolare per allentare e ridurre le tensioni corporee ed alleviare stati di agitazione; svolgere le proprie attività senza stress; dormire in maniera da avere un sonno ristoratore

✔Concentrazione sui propri stati d’animo per comprendere di cosa si ha bisogno per stare bene e curare i rapporti affettivi con serenità

✔Coscienza dei propri vissuti corporei per imparare a rilassare il corpo con la mindfulness anche in autonomia, al fine di affrontare gli imprevisti con calma e lucidità quando si presentano nella vita quotidiana

✔Sospensione dei processi di pensiero logico e razionale per eliminare paranoie e pensieri ossessivi o negativi e mantenere il controllo delle proprie paure e degli stati di ansia

✔Apprendimento di una disciplina per l’osservazione dei propri stati interiori e per la consapevolezza di sé, al fine di gestire le emozioni in maniera equlibrata e trasformare le sensazioni negative in positive

Cos’è la mindfulness?

La mindfulness è una pratica meditativa molto semplice che favorisce uno stato di benessere e di armonia con sé stessi e con gli altri, il cui raggiungimento di solito è impedito dal continuo flusso di pensieri. Infatti, la mente è responsabile del senso di insoddisfazione, solitudine e incompletezza che spesso ci accompagna e i pensieri non sono altro che un ingegnoso artificio della mente per perpetrare questi stati d’animo.

L’essenza della mindfulness consiste nella possibilità di lasciare che i pensieri scorrano senza cercare di anticiparli, reprimerli o giudicarli, limitandosi ad osservare quello che succede dentro di sé. La mindfulness aiuta a prendere coscienza della propria attività mentale e a riconoscere la sua tendenza a creare sensazioni ingannevoli e immagini fittizie, che il più delle volte non trovano riscontri oggettivi nella realtà.

Lo scopo è di favorire un percorso di conoscenza interiore, che si manifesta come assenza di pensieri, dove la mente smette il suo usuale mormorio di fondo per lasciare spazio al silenzio, la cui ricerca è volta a imparare a stare con sé stessi e a stare con quello che c’è nel qui ed ora.
La mindfulness permette di diventare consapevoli di sé e di risvegliarsi alla realtà del momento che si vive.

Vivere non è la vetta cui ci prefiggiamo di arrivare, quanto piuttosto il cammino che si percorre per raggiungerla

Meditare significa accorgersi del percorso e apprendere a camminare verso la direzione desiderata, e che il più delle volte si ignora. Perciò occorre risvegliarsi e tracciare la rotta più coerente con i propri bisogni, altrimenti si rischia di vivere la vita per come avrebbe dovuto essere, mentre la vita va vissuta per come è e per quello che c’è.

 

Guardarsi dentro. Cercare al buio

Si narra che Nasruddin era tutto intento a cercare qualcosa sulla via del mercato. Un amico gli chiese cosa stesse cercando e lui gli rispose che aveva perso la chiave di casa.

Solo dopo molto tempo passato senza risultati l’amico pensò di chiedergli:

”Sei sicuro di averla persa qui?”.

“No, sono sicuro di averla persa a casa”.

“E allora perché la stai cercando qui?”, chiese l’amico.
                             “Perché qui c’è più luce”, 

rispose Nasruddin.                                                     

Parabola Sufi

Iniziazione alla conoscenza di sé

Leggendo questa storia sovviene una domanda: quante volte abbiamo cercato quello di cui avevamo bisogno invano o nel posto sbagliato, solo perché ci sembrava di percorrere la via più facile e a portata di mano?

Il nostro normale stato di lucidità è costantemente limitato dal fatto di prestare scarsa attenzione ai vissuti e alle sensazioni che proviamo, perché il contatto con le emozioni ci obbliga a prendere in considerazione i nostri bisogni, i quali solitamente vengono messi da parte.

La mindfulness è una pratica istruttiva e liberatoria perché, svincolandosi dalle modalità obbligate da cui ci facciamo spesso irretire, entriamo in contatto con aspetti della nostra vita e di noi stessi che di solito trascuriamo e ci concediamo una pausa dall’incessante flusso di pensieri che riempie la nostra mente.

L’esperienza meditativa consente di sgomberare dalla mente le preoccupazioni inutili, le ipotesi e le illazioni riguardo agli eventi e alle persone, le idee contrastanti, che, nel loro succedersi senza sosta, assorbono le nostre energie a vuoto, non rendendole disponibili quando servono.

La pratica di non agire e la spiritualità

Il non agire consiste nell’accettare il presente senza riserve per come si presenta senza interrogarsi sul “perché” di quello che sta accadendo e senza cercare di cambiare nulla. Piuttosto che contrastare ogni sensazione che emerge, la mindfulness consente di astenersi dal voler fare qualcosa a tutti i costi.

Con l’utilizzo di questa pratica imparerete a lasciarvi andare e ad accettare voi stessi per ciò che siete e quello che vi accade per come è. La mindfulness è l’unica attività che vi permette di non fare nulla e non ottenere nulla, perché non è finalizzata ad un risultato e bisogna rinunciare a raggiungere qualcosa, qualunque essa sia. Praticare questo tipo di esercizio insegna ad abbandonare le aspettative e gli ideali in favore di quello che offrono realmente le situazioni contingenti.

Fate una prova adesso! Basteranno 5 minuti.

Fissate un oggetto qualsiasi nella stanza che catturi la vostra attenzione e osservatelo per 5 minuti, vedrete che pian piano tutti i pensieri che si erano affollati nella mente svaniscono e senza che ve ne accorgiate lasceranno il posto esclusivamente a quello su cui vi siete appositamente concentrati, o in ogni caso a un altro pensiero, comunque diverso.

Se la mente divaga riportate l’attenzione solo sull’oggetto che avete scelto di guardare per abituarvi ad avere coscienza del momento che state vivendo. Approfittate delle pause che ogni tanto vi colgono tra un pensiero e l’altro, senza preoccuparvi di rifuggire dalle sensazione che provate.

Si tratta di osservare senza reagire e di concedervi un momento per non fare niente, non dare risposte a nessuno e rendere conto soltanto a voi stessi di ciò che state facendo e di come vi sentite. 

Le tecniche che insegno provengono da diverse tradizioni spirituali: Sufi, Zen, Buddismo tibetano, Taoismo. Ho adattato queste pratiche al mio approccio terapeutico in modo da facilitarne l’apprendimento per tutti.

Le sedute, di gruppo o individuali, con una psicologa prevedono diverse fasi: concentrazione sul respiro; rilassamento muscolare; orientamento dell’attenzione su un oggetto specifico; percezione del vissuto corporeo; fantasie guidate e integrazione dell’esperienza vissuta attraverso la condivisione con il terapeuta.

L’obbiettivo delle sedute di mindfulness è di valutare consapevolmente con cura e discernimento il momento in atto per come lo si svolge, senza farsi condizionare da pregiudizi, proiezioni e aspettative. È un processo che, attuato sistematicamente, consente di riappropriarsi di una vita di qualità attraverso una maggiore accettazione di essa, concedendosi il potere di rendere quell’unico attimo che si sta svolgendo adesso degno di essere vissuto. Sebbene sia naturale attendersi di ottenere un esito positivo da qualsiasi attività si intraprenda, occorre dimenticare questo approccio se volete meditare veramente, perché l’essenza della meditazione sta proprio nel rinunciare che in un dato momento accada qualcos’altro. Ogni momento è unico e va vissuto esclusivamente per ciò che è.

Le sedute consentono anche di apprendere che non esiste un modo adeguato per meditare, né per fare qualsiasi altra cosa. In questo tipo di disciplina non esiste ciò che é bene o non è bene fare perchè, sia nella terapia che nella vita, il benessere è dato da ciò che è meglio per voi. Basta predisporsi ad accettare la realtà per come viene in ogni momento.

Quello che può aprire la porta è la consapevolezza e l’attenzione quotidiana: consapevolezza di come parliamo, di quello che diciamo, di come camminiamo, di quello che pensiamo … Essere equilibrati, ragionevoli, tranquilli … dipende dallo stato della mente.
E lo stato della mente può essere compreso solo da voi stessi, osservandola, non tentando mai di controllarla, non prendendo posizioni, senza mettersi in una posizione di contrasto, o essere d’accordo, senza mai giudicar, cioè osservarla senza fare scelte. E da questa consapevolezza … voi conoscerete quella dimensione in cui non esiste conflitto e non esiste tempo.

Jiddu Krishnamurti – Libertà dal conosciuto

Se invece di accettare le cose per quelle che sono e basta, le immaginiamo diverse, condizionati da rimuginazioni e prospettive illusorie, questo non modificherà la realtà, ma influenzerà piuttosto in maniera erronea le decisioni sul modo di procedere e reagire in conseguenza a quello che capita.

La pratica della mindfulness consente di risvegliare le energie sopite cui raramente attingiamo e di ritrovare la calma, il silenzio interiore, la pace, il senso di beatitudine, percezioni che, una volta acquisite, si riflettono positivamente nel rapporto con sé stessi e con gli altri.

Dapprima ci si può addestrare in questa disciplina guidati dal terapueta, poi si può praticare da sè, applicando le tecniche sperimentate in seduta alla vita quotidiana per gestire gli stati di ansia o di stress anche in situazioni contingenti.

psicologa roma valentina arci

Dr. ssa Valentina Arci

Psicologa e psicoterapeuta a Roma.

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