Cos’è l’ipnosi e come funziona
L’ipnosi è una condizione naturale che chiunque può sperimentare anche semplicemente quando è talmente assorto da qualcosa che perde di vista tutto il resto, come succede per esempio nel caso in cui si giunge a una destinazione senza essersi resi conto del tragitto percorso; pertanto, si può dire che tutti siamo soggetti ipnotizzabili, seppure con un diverso grado di suscettibilità.
L’ipnotista non fa altro che facilitare la possibilità di sperimentare questa condizione al fine di fornire al paziente un ponte tra la sua mente conscia e quella inconscia per favorire il processo terapeutico. Di solito noi siamo in contatto solo con la mente conscia e non siamo consapevoli di molte cose che, invece, diventano evidenti se soltanto ci prestiamo attenzione. Per questo l’ipnosi facilita il soggetto nel riconoscimento di alcune emozioni e nell’evocazione di certi ricordi e pensieri, che non è predisposto a notare quando è in uno stato non ipnotico.
Domande più frequenti sull’ipnosi
La mia mente viene manipolata e farò tutto quello che mi si chiede di fare?
L’ipnosi non è una tecnica manipolatoria e non dà alcun potere al terapeuta che la utilizza: è una tecnica evocativa, nel senso che il paziente riesce a fare delle associazioni mentali, che senza l’ausilio dell’ipnosi non farebbe e senza le quali impiegherebbe più tempo a risolvere i suoi problemi.
Le idee e le risorse che emergono con l’ipnosi permettono al paziente, non solo di vedere il disagio che lo affligge da un’altra prospettiva, ma anche di provare concretamente il comportamento da mettere in atto per stare bene e di vedere se funziona.
Inoltre, in ipnosi non si fa nulla di diverso da quello che si accetterebbe solitamente di fare e il terapeuta non induce il paziente a fare qualcosa, ma lo guida e lo aiuta nel compiere le azioni che desidera. Pertanto, si è perfettamente consapevoli di ciò che si sta facendo in ogni momento. Può darsi che il paziente dimentichi qualche passaggio della seduta o abbia l’impressione che sia trascorso poco tempo, ma resta in grado di decidere di fare ciò che vuole, sia mentre è in stato ipnotico, sia quando non lo è.
Resto vigile o mi addormento?
Il paziente resta sempre assolutamente vigile e non c’è nessun rischio che gli succeda qualcosa fuori dal suo controllo. Grazie all’ipnosi si entra in uno stato di coscienza più profondo e si può prestare maggiore attenzione ai processi interiori, per cui:
- l’intensità delle percezioni corporee può diminuire nel caso del dolore fisico e delle emozioni spiacevoli e aumentare nel caso delle sensazioni gradevoli;
- l’attenzione può essere posta su pensieri positivi piuttosto che negativi;
- i comportamenti possono cambiare immaginando di attuare una modalità diversa e di farne esperienza durante l’induzione ipnotica;
- il rilassamento può subentrare al posto dell’agitazione e dell’ansia.
Uso dell’ipnosi nei vari ambiti
Da quasi un secolo è ormai dimostrato che l’ipnosi funziona in molti campi di applicazione della psicoterapia e che ha grande efficacia nella guarigione di: disturbi d’ansia, attacchi di panico, dipendenze, dolore antalgico o cronico dovuto a malattie di origine psicosomatica. Apporta anche un buon grado di miglioramento dell’apprendimento e della memoria, grazie al rilassamento e all’aumento di concentrazione che si generano mentre l’individuo è immerso nell’esperienza ipnotica.
Ci sono molte tecniche, dette induttive, che si possono utilizzare per indurre la trance e consentire al paziente di accedere al serbatoio di informazioni e di ricordi della sua mente inconscia.
Tra queste sono comprese: il rilassamento progressivo dei muscoli corporei, la tecnica dell’immersione in una scena rilassante, la tecnica della regressione d’età attraverso la visualizzazione della macchina del tempo o dell’ascensore, la visualizzazione di situazioni positive.
Sport
Nello sport l’ipnosi migliora le prestazioni perché, quando si svolge l’attività fisica la concentrazione è intensificata e favorisce un controllo maggiore di ciò che si sta facendo quando si è impegnati nell’esecuzione di un esercizio atletico.
Inoltre, permette di controllare lo stress e l’ansia relativi alle prove da affrontare e induce ad immaginare situazioni positive e di successo per incoraggiare la persona riguardo alle sue abilità e rinforzare pensieri positivi, così da credere maggiormente nelle proprie risorse.
Sappiamo ormai per certo che, quando ci prospettiamo di raggiungere buoni risultati, tale aspettativa in genere si realizza grazie alla stimolazione di alcune aree cerebrali che vengono attivate da idee positive sulle nostre capacità di riuscita.
Problemi comportamentali e vissuti traumatici
In psicoterapia il trattamento di problemi comportamentali e vissuti traumatici è di gran lunga più efficace se si utilizza l’ipnosi, perché questa permette al paziente di fare associazioni mentali molto sensate e concrete di cui servirsi per:
- comprendere a pieno cosa è successo;
- accettare che un determinato vissuto sia passato ed elaborare le relative emozioni;
- alleviare sensazioni di dolore;
- immaginare situazioni di problem solving per i momenti in cui si è assaliti da un attacco di panico o di ansia, o per affrontare alcune fobie;
- ridurre le dipendenze, sia affettive che alimentari, e far cambiare alla persona certe condotte, mettendone in atto altre più salutari.
Autostima
Per l’innalzamento dell’autostima e della fiducia in sé l’ipnosi incentiva la motivazione attraverso l’implementazione delle proprie passioni e l’alimentazione delle proprie risorse.
La forza di volontà rispetto all’agire si può sperimentare direttamente nelle situazioni nelle quali ci si vorrebbe sentire sicuri di sé, attraverso le visualizzazioni ipnotiche e le fantasie guidate.
Blocchi emotivi
Per situazioni di stallo e di blocco emotivo la regressione d’età si può rivelare un potente strumento terapeutico, perché consente al paziente di tornare con la mente a stadi di età precedenti e provare le stesse sensazioni che provava allora. Tornare a vivere un periodo felice dell’infanzia o momenti di benessere della propria vita passata, permette di recuperare energie positive; oppure, rievocare una situazione problematica in cui si è stati capaci di reagire positivamente, consente di riscoprire di avere le risorse utili ad affrontare una nuova condizione di difficoltà.
Disturbi d’ansia e attachi di panico
Per i disturbi d’ansia e gli attacchi di panico l’ipnosi consente innanzitutto di desensibilizzare e alleviare i sintomi e di imparare a tranquillizzarsi quando si sta vivendo la fase acuta. Grazie alle tecniche ipnotiche il paziente può visualizzare le situazioni ansiogene come se fosse lì e le stesse vivendo in quel momento e arginare i sintomi, così da imparare a gestire l’angoscia quando questa si attiverà di nuovo.
Oltre a lavorare sulle situazioni presenti, permette di elaborare le situazioni passate che hanno originato e provocato l’ansia, imparando ad avere reazioni diverse da quelle con cui il paziente ha reagito la prima volta. Per esempio, una persona che reagisce con il panico quando si trova in posti chiusi o affollati, e che durante una seduta di ipnosi riconduce l’ansia ad una situazione di reale pericolo in cui era senza via di fuga, può lavorare direttamente su ciò che ha causato il sintomo e risolverlo.
A cosa serve l’ipnosi in terapia
- Serve a lavorare a livello più inconscio su un obiettivo
- Serve a riportare l’attenzione su una cosa specifica
- Serve a distaccarsi dalla realtà del momento e concentrarsi su un altro stato
- Si aprono nuove possibilità
- Si fanno associazioni di idee diverse da quelle che si hanno di solito
- Si abbandonano i pregiudizi
- Si vedono le cose diversamente da prima
- Si evocano e si potenziano le risorse interne della persona
- Si instaurano condizioni predisponenti il cambiamento
- Si possono creare nuove realtà con l’immaginazione
- Si sperimenta che è possibile fare qualcosa che prima dell’esperienza ipnotica non si pensava di poter fare
- Permette di fare delle prove per vedere se il comportamento immaginato funziona
- Permette di trasformare i sintomi, le emozioni e i pensieri negativi in qualcosa di funzionale
- Aiuta a rielaborare le situazioni passate e a ristrutturare la realtà
- Aiuta ad acquisire buone capacità e a gestire le emozioni in maniera adeguata
- Modifica l’interpretazione della realtà
Se sei arrivat* fin qui probabilmente hai già deciso di andare in terapia e ti serve lo sprint per fare il primo passo.
Ricorda come ti sei sentito quando hai iniziato a fare qualcosa di nuovo, che forse avevi programmato da tempo ma che avevi sempre rimandato e quando hai finalmente cominciato ti sei detto: “ce l’ho fatta”!
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