A chi serve e come funziona la terapia di coppia
✔ Se pensi che la tua relazione di coppia sia in crisi;
✔ Se vedi che il tuo partner sta cambiando;
✔ Se non riuscite più a fare l’amore o se sei tu a prendere l’iniziativa per primo/a ma lui o lei rifiutano il tuo approccio;
✔ Se ti accorgi che non trovate più il tempo per condividere delle passioni;
✔ Se mancano le attenzioni e le cure nei piccoli gesti quotidiani da parte dell’uno/a nei confronti dell’altro/a;
✔ Se hai perso l’entusiasmo nel passare una serata da soli;
✔ Se dedicate solo tempo ai figli;
✔ Se non vi fate complimenti o non progettate più di fare cose insieme.
Cerca una psicologa a Roma adesso!
Tutti questi sono segnali di allarme che la vostra relazione di coppia non funziona più, e se continuate a farvi distrarre dalla routine e dalla frenesia delle cose da fare senza prestare attenzione a quello che sta succedendo, come spesso accade quando si rimandano le soluzioni dei problemi, o, ancor peggio, ignorate il fatto che ci sia un problema, questo finisce per ingigantirsi. Man mano che lasciate passare le giornate, i mesi, talvolta anche gli anni, facendo l’errore di credere che i problemi si risolvano con il tempo, i conflitti non fanno che aumentare, perché non si appianano da sé senza che voi facciate nulla.
Mantenere una relazione sana costa impegno e non sempre si hanno le risorse e le energie per saperla coltivare nel modo giusto e che ci fa stare bene.
Per questo bisogna chiedere aiuto a un professionista per ritrovare il piacere di stare ed essere felici insieme.
La terapia di coppia può aiutare la coppia a ristabilire un dialogo, a ritrovare l’intimità e il piacere dell’attività sessuale, a comunicare i propri bisogni senza paura di manifestare i sentimenti e soprattutto a ridefinire i ruoli che nella coppia creano uno squilibrio e a riportare l’armonia per vivere una relazione sana.
Chiediti che tipo di relazione hai
Le relazioni tossiche
Molte relazioni sono “tossiche”, nel senso che sono più nocive che nutrienti per entrambe i partner perché ognuno resta arroccato sulla propria posizione, ovvero incarna un ruolo e assume un atteggiamento che non sempre è adeguato nei confronti dell’altro e si scontra caratterialmente con il modo di essere e di pensare del partner, senza che se ne renda conto.
Allora bisogna modificare alcuni aspetti di sé e cambiare il modo di relazionarsi con l’altro. Per esempio, se uno dei due partner è molto insicuro e, a causa della sua gelosia, diventa possessivo nei confronti dell’altro impedendogli di vivere liberamente, mentre l’altro asseconda questo approccio pur lamentandosi, un percorso di terapia può aiutare a diventare rispettivamente consapevoli del proprio comportamento e adottarne uno più salutare per la coppia.
Le relazioni simbiotiche
Alcune relazioni sono “simbiotiche” per cui l’uno non lascia il giusto spazio all’altro e crea un rapporto di dipendenza come quella che si crea tra un genitore e un figlio quando il bambino è neonato.
Per paura di essere abbandonato dall’altro, uno dei due partner cerca di rendersi costantemente presente finché non diventa indispensabile per l’altro, che non può farne a meno in nessuna circostanza e perde a sua volta la propria indipendenza.
In questo caso la terapia di coppia potrebbe incentrarsi sullo sviluppo dell’autonomia di entrambe i partner
Le relazioni salvifiche
Altre ancora sono considerate “salvifiche” per uno dei due o per entrambi, nel senso che il partner è vissuto come colui o colei che hanno consentito all’altro (o all’altra) di uscire dalla propria solitudine e rappresenta la risoluzione a tutti i problemi, investendo inconsapevolmente l’altro di un ruolo carico di aspettative.
Il problema nasce dal fatto che inevitabilmente l’altro resterà deluso, perché il partner non potrà attendere a tutte le sue richieste e pertanto la terapia dovrà aiutarli a ristabilire l’equilibrio sollevandosi dall’incarico che si sono reciprocamente affidati.
Le relazioni sane e nutrienti
Poi ci sono le relazioni “sane e nutrienti”, nelle quali entrambi i partner sono alla pari, si dividono compiti e ruoli in maniera piuttosto equa, alternando momenti in cui uno è più forte mentre l’altro è più bisognoso di sostegno e viceversa, si confrontano senza timori, si accettano l’un l’altra senza essere giudicanti e si aiutano reciprocamente come fossero una squadra.
La coppia è in equilibrio e ognuno condivide con l’altro i propri successi e fallimenti, porta avanti i progetti individuali al pari di quelli condivisi senza lasciare indietro i propri bisogni o sacrificare lo spazio necessario a coltivare la propria autonomia e a crescere come individuo.
Sarebbe auspicabile avere quest’ultimo tipo di relazione, ma se non ti sembra che la tua relazione sia così in equilibrio o non lo sia più, tu e il tuo/la tua partner potete aspirare a raggiungerlo facendovi aiutare da un terapeuta di coppia, che può offrirvi la possibilità di acquisire gli strumenti per avere un rapporto benefico
Segnali che indicano la crisi di coppia
Non ci ascoltiamo.
“Quando torno a casa la sera e racconto la mia giornata lui/lei non mi ascolta e parla d’altro”.
La terapia può aiutarti a saper ascoltare, rispettare i turni di conversazione, prestare attenzione alle richieste dell’altro.Come?
Insegnandovi a rispettare le regole della comunicazione, simulando i dialoghi in modo che ognuno possa esporre le proprie ragioni e dire come si è sentito/a e sperimentando come ci si sente nei panni dell’altro.Non facciamo sesso.
“Quando provo ad avvicinarmi, lui/lei mi rifiuta con una scusa oppure non mi guarda proprio … Non ci sfioriamo nemmeno più”.
La terapia può aiutarti a ritrovare il desiderio, a inventare situazioni nuove e a guardare il partner con interesse, ritrovare e sperimentare il contatto fisico.Come?
Ascoltando le richieste e i desideri dell’altro, stabilendo dei momenti per mettere in pratica le fantasie che si vorrebbero realizzare con il partner e pianificando i tempi per essere liberi da altri impegni e dedicarsi esclusivamente alla sfera dell’affettività.Parliamo solo dei figli.
“Gli unici argomenti che ci accomunano sono i problemi e le questioni legate ai figli”.
La terapia permette di guardare oltre alla quotidianità, insegna a ripristinare degli spazi e dei tempi appositi per stare insieme da soli come coppia e instaurare di nuovo una relazione di coppia.Come?
Dando la possibilità a ciascuno di esprimere le proprie difficoltà, nonché i problemi personali che in quel momento lo preoccupano e dandosi il permesso di chiedere aiuto al partner, oltre a condividere i traguardi personali nel lavoro o in altri campi.Ci colpevolizziamo a vicenda perché le cose non vanno.
“È colpa tua se … non facciamo più l’amore, non ridiamo, non ci divertiamo, guardo gli altri uomini/le altre donne, esco per non sentirti, non mi va di toccarti, non ti interessi a quello che dico …”.
La terapia può aiutarti ad entrare in empatia con l’altro e capire come si sente.Come?
Invertendo i ruoli e interpretando ognuno la parte dell’altro per sapere ciò che prova e diventare più comprensivo nei confronti dell’altro.Passiamo la maggior parte del tempo separati.
“Quando i figli non ci sono o stiamo in vacanza non troviamo cose da fare insieme, non abbiamo interessi che ci accomunano, ognuno sta per conto proprio”.
La terapia può aiutarti a coinvolgere il partner e a coltivare una passione comune.Come?
Permettendovi di fare dei progetti insieme, dalla programmazione della giornata alla pianificazione di attività piacevoli.Non usciamo più.
“Ogni volta che propongo di uscire, lui/lei mi dice di no”.
Come?
La terapia può aiutarti a manifestare le tue esigenze in modo che l’altro le rispetti.
Insegnando a pattuire di lasciarvi coinvolgere dalle proposte dell’altro.
Se deciderai di chiamarmi, ricorda che, come terapeuta di coppia, avrò lo stesso riguardo nel trattare le richieste di ciascuno perché entrambi i partner hanno diritto di ottenere ciò che vogliono per essere felici l’uno con l’altra. Insieme troveremo il modo per dare la giusta ed eguale importanza alle necessità individuali per l’interesse comune e per il bene della coppia.